Mostra: "La fortuna di Dante"...
LA TRADIZIONE DANTESCA NELL'ERA DELLA TIPOGRAFIANella seconda metà del Quattrocento anche l'opera di Dante viene per la prima volta data alle stampe. L'editio princeps (prima edizione stampata di un'opera) della Commedia venne pubblicata nel 1472, allestita a Foligno dal magontino Johannes Numeister; il testo, curato da Evangelista Angelini, riprendeva la tradizione, derivata dalla vulgata dei Danti del Cento. |
DANTE E LA TRADIZIONE A STAMPA DEL CINQUECENTOGrande spartiacque all'interno della tradizione testuale della Commedia fu l'edizione a stampa di Aldo Manuzio curata da Pietro Bembo, pubblicata nel 1502 con il titolo di Terze Rime. L'antigrafo di questa edizione era il Vat. Lat. 3199, entrato nella biblioteca del padre di Bembo, utilizzato come base testuale con pochi interventi filologici. Il grande successo che derivò da questa edizione consacrò il ramo Vaticano-Boccaccio della tradizione rendendolo la nuova vulgata, come dimostrato dalle altre edizioni dei decenni seguenti che utilizzarono il medesimo testo con poche varianti: dalla Giuntina (Firenze, 1506) alla Giolito (Firenze, 1555, prima edizione a riportare il titolo - non dantesco - di Divina Commedia). |
Il progetto digitale è stato curato da Raffaella Tomaciello, Antonio Lucon, Francesca Pesce Delfino.